Adorazione eucaristica Vi dò un comandamento nuovo 15 maggio 2025

Parrocchia S. Maria degli Angeli – Nocera Superiore Adorazione Eucaristica V domenica di Pasqua Anno C Vi…

Parrocchia S. Maria degli Angeli – Nocera Superiore
Adorazione Eucaristica V domenica di Pasqua Anno C

Vi dò un comandamento nuovo

Sesta Domenica di Pasqua: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la  vita per i propri amici.

  1. C’è un comandamento “nuovo”, quello dell’amore, che Gesù affida ai suoi; c’è un cielo e una terra nuova, c’è una città nuova. La novità, che il mistero di Gesù morto e risorto ha portato nella vita di ogni uomo, è lo stesso “Amore”. L’amore cristiano non è quello passivo di “non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te”, né quello mosaico “amerai… come te stesso”, ma quello di Cristo, cioè un amore “sovversivo” che dà la vita senza misura, supera ogni barriera… sgorga dal dono dello Spirito.

 

  1. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen Canto

Dal Vangelo Gv 13,31-33.34-35 Quando Giuda fu uscito dal cenacolo, Gesù disse: “Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri”.
Parola del Signore

 

Tutti: Signore Gesù, tu ci hai amato in modo smisurato, con un amare tenero e pieno di compassione,

capace di affrontare anche la morte per strapparci alla cattiveria e al peccato. Ora tu ci chiedi, di trasmettere questo amore con i nostri gesti e le nostre parole nella vita di ogni giorno. Crea in noi, Signore, il silenzio per ascoltare la tua voce, penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola, perché alla luce della tua sapienza, possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno, testimoniando al mondo che tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Amen

Adorazione silenziosa – canto

 

  1. Il Vangelo riporta l’inizio di un lungo discorso di addio che Gesù nell’ultima cena tiene ai discepoli, dai quali la morte sta per separarlo. Morte che per Gesù inaugura la “glorificazione”, cioè la manifestazione e comunicazione piena di Dio e del suo amore attraverso di Lui.

 

1L Nel tempo che intercorre tra la partenza visibile di Gesù e la sua ultima venuta, i suoi discepoli come devono comportarsi? Lascia, come testamento prezioso, il suo comandamento che consiste nell’amore reciproco. “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri”. Ma che novità c’è parlare d’amore? Tutto il mondo si muove per l’amore.  Allora in che consiste la novità del comando di Gesù?  La croce è la manifestazione più alta del cuore di Dio, e, dice san Giovanni: in questo sta l’amore. Lì è la radice e l’immagine più vera dell’amore. Gesù, di questo atto fontale di tutta la nostra fede che è la croce, ha come voluto Lui inventare un segno perché se ne facesse memoria: è l’Eucaristia.

2L E i cristiani si riconoscono dal fatto che si ritrovano ogni domenica a fare questa memoria che contiene e comunica la “croce”, cioè tutto il dono di Dio per noi. Ma san Giovanni non racconta l’istituzione dell’Eucaristia: al suo posto, come segno complementare di quel segno del pane e del vino, racconta la lavanda dei piedi, come altro segno della croce, sottolineando così la valenza etica, cioè l’impegno operativo a tradurre nella vita quotidiana quell’amore che Cristo ha avuto per noi fino alla morte. Aggiungendo appunto: “Amatevi tra voi, come io ho amato voi”.  “Come io ho lavato i piedi a voi, così anche voi lavatevi i piedi gli uni gli altri” (Gv 13,14)

 

Sal 144 Tutti: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

Paziente e misericordioso è il Signore, lento all’ira e ricco di grazia. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. Tutti: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. Tutti Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

Manifestino agli uomini i tuoi prodigi e la splendida gloria del tuo regno. Il tuo regno è regno di tutti i secoli, il tuo dominio si estende ad ogni generazione. Tutti: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

Adorazione silenziosa – canto

 

  1. L’amore di Dio è infinito. Allora la misura dell’amore è amare senza misura, fino al sacrificio di sé, fino alla croce. Vivendo così, siamo specchio dell’amore di Cristo; uno specchio che dice al mondo il nostro essere cristiani: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri”.

 

3L Se “Dio è amore” (1Gv 4,8), se il “mestiere” di Dio è amare fino alla fine, il nostro progressivo divenire “simili a Lui” non dovrà avere altra espressione che l’amore proprio di Dio. “Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi” (1Gv 4,12). L’amore esprime la nostra identità divina; tanto siamo figli veri di Dio quanto amiamo! E l’amore di Dio ha sue caratteristiche specifiche: è gratuito, fedele, misericordioso, e quindi universale…

4L L’amore non è ricerca di sé, ma dono totale per il bene dell’altro, è gratuità assoluta che non guarda sacrifici, ed è ricerca di quel bene integrale dell’uomo come lo ha voluto Dio stesso per ognuno noi.

In fondo intuiamo anche noi che questo è il tipo d’amore che ci vuole, ne sentiamo tanta nostalgia, e in quegli attimi che riusciamo a viverlo, ne cogliamo tutto l’arcano mistero di vita, di pienezza e di felicità…:

 

Tutti: Signore Gesù aiutaci a capire il mistero della Chiesa come comunità d’amore. Dandoci il comandamento nuovo dell’amore come costitutivo della chiesa ci indichi che esso è in cima alla gerarchia dei valori. Quando stavi per dare l’addio ai tuoi discepoli hai voluto offrire il memoriale del comandamento nuovo, lo statuto nuovo della comunità cristiana. Non è stata una pia esortazione, ma appunto, un comandamento nuovo, che è l’amore. Siamo invitati a riconoscerti presente nella persona del fratello. In questo periodo della Pasqua, Signore Gesù, tu ci ricordi che il tempo della Chiesa, è il tempo della carità, è il tempo dell’incontro con Te attraverso i fratelli. Sappiamo che alla fine della nostra vita saremo giudicati sull’amore. Aiutaci a incontrarti in ogni fratello e sorella, cogliendo le piccole occasioni di ogni giorno. Amen

Adorazione silenziosa – canto

 

  1. E’ iniziato il mese di Maggio, il mese che la Chiesa dedica sempre a Maria SS.ma, Madre del Figlio di Dio che morendo, come ultimo incredibile dono, la rese nostra Mamma. Un percorso segnato dall’amore per il suo figlio Gesù che dalla casa di Betlemme salirà sino al Calvario per ridiscendere al Cenacolo. Maria come nessun altro conosce l’arte di amare, Lei che è invocata come “la madre del bell’amore” ed esulta quando vede i figli che riprendono a volersi bene.

 

Tutti: Maria, Madre buona, ti supplico per quell’amore così tenero che porti a tuo Figlio: ottienimi di amarlo come l’ami tu e vuoi che sia amato. E in questo amore si consumi la mia vita, perché tutto il mio essere canti per l’eternità: benedetto il Signore! O Madre mia dolcissima, voglio amarti con cuore di figlio, a te affido la mia vita. Ti amo, Maria Io ti amo Maria, perché tu sei la Madre di Dio, la Madre di Gesù, mio Salvatore. Io ti amo, perché tu sei la Madre di tutti gli uomini, la Madre dei Santi, la Consolatrice di coloro che soffrono. Io ti amo, Maria, perché tu sei mia Madre, la mia dolce e tenera Madre. Ti prego: guidami tu sulla via che conduce al cielo all’incontro con Gesù, tuo Figlio, nella gioia senza fine del Paradiso. Amen.

 

Canto: Tantum Ergo Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui Et antiquum documentum Novo cedat ritui Praestet fides supplementum Sensuum defectui. Genitori Genitoque Laus et jubilatio Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio. Procedenti ab utroque Compar sit laudatio.

V Hai dato loro il pane disceso dal cielo. R Che porta con sé ogni dolcezza.

Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Acclamazioni: Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.  Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi. Canto    

 

 

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