Adorazione eucaristica Li mandò a due a due 4 luglio 2025

Parrocchia S. Maria degli Angeli – Nocera Superiore Adorazione Eucaristica Pentecoste Anno C Li mandò a due…

Parrocchia S. Maria degli Angeli – Nocera Superiore
Adorazione Eucaristica Pentecoste Anno C

Li mandò a due a due

I discepoli sulla strada di Emmaus: incontro con il Cristo risorto - Vita  piena di Spirito : r/JesusChrist

  1. Dio ha un sogno: svelare ad ogni uomo il tesoro nascosto nel campo, far scoprire ad ogni persona la propria dignità, il proprio carisma da mettere a servizio del Regno. Ma Dio non vuole salvare il mondo senza di noi, non ci tratta come burattini, vuole, desidera, ci chiede di diventare discepoli, narratori di Dio, a sentirci nel mondo annunciatori miti e testimoni forti del Vangelo che salva.
  2. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen Canto

 

Dal Vangelo secondo Lc 10,1-12.17-20 In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: È vicino a voi il regno di Dio]. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. Io vi dico che in quel giorno Sodoma sarà trattata meno duramente di quella città”. I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: “Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome”. Egli disse: “Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. Non rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli”. Parola del Signore

 

Tutti Dio onnipotente, nel tuo Figlio fatto uomo hai manifestato la pienezza del tuo amore per gli uomini. Rendici capaci di essere discepoli attenti e docili, annunciatori convinti e testimoni credibili della Parola che salva. Crea in noi, Signore, il silenzio per ascoltare la tua voce, penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola, perché alla luce della tua sapienza, possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno, testimoniando al mondo che tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Amen

Canto – Adorazione silenziosa

 

  1. L’itinerario del cristiano è seguire Gesù, con la medesima sua radicalità nelle scelte per Dio. Oltre ai Dodici, sono tutti gli altri discepoli ad essere chiamati alla missione; a dirci quanto sia costitutivo del cristiano, e non delegabile ad altri, questa responsabilità missionaria.

1L La forza ci viene da Gesù: non ci deve spaventare né la sproporzione tra la molta messe e i pochi operai, né le difficoltà della condizione di essere agnelli in mezzo a lupi. Lo stile della missione deve essere libertà e distacco: “Non portate borsa, né bisaccia, né sandali”. Niente deve distrarre dalla méta, con un rigore che dice essenzialità e stima per l’opera superiore a cui ci si dedica: “Non salutate nessuno lungo la strada”. Ma al tempo stesso la missione è rivolta alle persone, ai bisogni concreti, alle famiglie, portando pace e consolazione, che è il dono dello Spirito santo.

2L Il senso dell’annuncio missionario è alla fine però un giudizio: l’accoglienza o meno del missionario decide del proprio destino di salvezza: “Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato”(Lc 10,16). Il gesto di scuotere la polvere è come un richiamo forte alla responsabilità personale: “Sappiate comunque che il Regno di Dio è vicino” – e Dio domanderà conto del vostro rifiuto e dell’opportunità persa: “Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente” di voi!

 

Tutti: Pietà o Dio per la mia poca preghiera e neanche tanto fiduciosa. Mi sono mosso poco, non mi sono sprecato per il tuo regno, non sono stato in ansia per i tuoi malati. Non mi sono sciupato nell’annuncio, troppo occupato nella cura di me stesso e del consenso e del mio seguito! Ho fatto di tutto per… piacere!
Mi sono liberato in fretta della polvere del disprezzo e del rifiuto. Ho trattenuto ostinato la polvere brillantina del successo e della vanità. Pietà Signore, per tutta la vanagloria che ho ascoltato e coltivato.
E per tutte le volte che mi sono rallegrato e vantato per aver sottomesso il male. Convinci tu il mio cuore, Signore Gesù, a rallegrarsi solamente perché tu sei compagno di viaggio, e fai il tifo per la mia vita quando nessuno si accorge. Io ti appartengo e il tuo sigillo è sul mio braccio.

Canto – adorazione silenziosa

  1. “Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi”. Settantadue erano le nazioni della terra, secondo l’antica tradizione ebraica. L’evangelista suggerisce che Gesù, sin dall’inizio, ha di fronte tutti i popoli della terra, e a loro invia i discepoli. Nessuno deve restare fuori dell’annuncio del Vangelo.

3L Che gioia veder la propria vita valorizzata da Dio per il bene più grande, per andare alla radice del male e liberare i cuori dal potere di satana! E’ la gioia che nasce dalla certezza che Dio vince! E’ la gioia di sentirci potenti, non per nostra capacità, ma per l’efficacia divina che ha la sua Parola e la sua azione di grazia: “Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare”

4L Era la certezza della vittoria finale di Cristo a dare la forza e la gioia ai martiri. Certezza che è anche la nostra serenità oggi di apostoli che credono alla potenza del lievito evangelico, al sorprendente risultato del piccolo granello di senapa capace di diventare la grande pianta del Regno di Dio. Ma Gesù va oltre: “Non rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli”. La forza dell’apostolo sta nel sentirsi tutto e sicuro nelle mani di Dio: persecuzioni e insuccessi non lo toccano più. Certo, una sicurezza che non deve essere spavalderia.   

 

Sal 65 Tutti: Grandi sono le opere del Signore.

Acclamate a Dio da tutta la terra, cantate alla gloria del suo nome, date a lui splendida lode. Dite a Dio: “Stupende sono le tue opere! A te si prostri tutta la terra, a te canti inni, canti al tuo nome”. Tutti

Venite e vedete le opere di Dio, mirabile nel suo agire sugli uomini. Egli cambiò il mare in terra ferma, passarono a piedi il fiume; per questo in lui esultiamo di gioia. Con la sua forza domina in eterno. Tutti

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto. Sia benedetto Dio: non ha respinto la mia preghiera, non mi ha negato la sua misericordia. Tutti

Canto – adorazione silenziosa

 

  1. L’immagine del cristiano che va a messa, che crede nei dogmi della fede e adempie ai comandamenti, è incompleta e un po’ antiquata. Ciò non basta, perché essere cristiani è avere una missione e realizzarla con zelo ed ardore nelle occupazioni della vita.

 

Tutti: Ti ringrazio, Signore, perché in quei settantadue discepoli, hai pensato anche a me e mi hai chiamato, col dono del Battesimo e della Cresima, a essere tuo missionario. Anche se la mia vita si consuma tra le pareti domestiche o, al più, tra i confini della Parrocchia, fa’ che essa sia animata dall’ansia della salvezza universale. Ciò che ti posso offrire è poco: una preghiera, una rinuncia, un dolore, una gioia o povere cose… Rendimi povero e gioioso per portare la tua ricchezza e la tua gioia in ogni ambiente. Mettimi nel tuo cuore e allora, il battito del mio piccolo cuore, avrà il palpito del tuo amore universale e il mio nome sarà scritto nel libro della vita. Amen

 

Canto: Tantum Ergo Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui Et antiquum documentum Novo cedat ritui Praestet fides supplementum Sensuum defectui. Genitori Genitoque Laus et jubilatio Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio. Procedenti ab utroque Compar sit laudatio.

V Hai dato loro il pane disceso dal cielo. R Che porta con sé ogni dolcezza.

Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Acclamazioni: Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.  Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi. Canto

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