Adorazione eucaristica “Io sono venuto a portare il fuoco sulla terra” 14 agosto 2025
Parrocchia S. Maria degli Angeli – Nocera Superiore Adorazione Eucaristica XIX domenica Io sono venuto a portare…
Parrocchia S. Maria degli Angeli – Nocera Superiore
Adorazione Eucaristica XIX domenica
Io sono venuto a portare il fuoco sulla terra
- Gesù non è una persona conformista omologabile a tutte le circostanze della vita; di fronte a lui e al suo Vangelo l’uomo deve prendere posizione. O pro o contro. E questa presa di posizione finisce col comportare divisione anche all’interno di una stessa famiglia. Preghiamo perché non ci manchi mai il coraggio di essere radicali nella sequela e umili nel cercare assiduamente i segni dei tempi.
- Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen Canto
Dal Vangelo secondo Lc 12,49-57 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera”. Diceva ancora alle folle: “Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?”. Parola del Signore
Tutti: Dare un colore di saggezza, alla nostra vita: questo è l’invito, Signore, che ci rivolgi con decisione, con parole forti, difficili da comprendere ed accettare. Crea in noi, Signore, il silenzio per ascoltare la tua voce, penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola, perché alla luce della tua sapienza, possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno, testimoniando al mondo che tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Amen
Adorazione silenziosa – canto
- Più si avvicina a Gerusalemme, luogo del suo scontro drammatico col male, più i discorsi di Gesù si fanno brucianti, radicali, esigenti; più accentua i toni del disaccordo e del contrasto tra l’opera sua e quella del mondo; …più si impone la novità del suo vangelo, prende più urgenza la sua forza provocatrice e di giudizio, esigendo così una compromissione precisa e una scelta da parte dell’uomo.
1L Oggi egli parla di fuoco: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!”. E’ il fuoco del giudizio di Dio sul mondo, è il fuoco dello Spirito santo che scuoterà e trasformerà i cuori a Pentecoste per immettere nel mondo la novità vivificante della vita divina e rinnovare la faccia della terra. Il cristianesimo ha la forza potente del lievito, ha l’efficacia del sale, ha la ricchezza della luce rispetto alle tenebre: non è acqua zuccherata, ma .. vino nuovo che non può più stare in otri vecchi! E’ la forza della Verità di fronte a tutte le ipocrisie e menzogne!
2L “C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto”. Il battesimo per Gesù è il buttarsi a capofitto nella sua passione, l’affrontare in pieno lo scontro col nemico: giungere alla sua “ora”. Ormai Gesù freme d’arrivare al dunque e portare a conclusione la sua opera di salvatore. Deve aver impressionato molto il modo con cui Gesù ha affrontato la morte, tanto che un pagano, un soldato, “visto quel che era accaduto, ebbe a dire”:“Veramente quest’uomo era giusto”(Lc 23,47)
Sal 39 Tutti: Vieni presto, Signore, a liberarmi.
Ho sperato: ho sperato nel Signore ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Tutti:
Mi ha tratto dalla fossa della morte, dal fango della palude; i miei piedi ha stabilito sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi. Tutti:
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, lode al nostro Dio. Molti vedranno e avranno timore e confideranno nel Signore. Tutti:
Io sono povero e infelice; di me ha cura il Signore. Tu, mio aiuto e mia liberazione, mio Dio, non tardare. Tutti: – Adorazione eucaristica – Canto
- Se novità inquietante è la fede, se così totalizzante è l’impegno che richiede, non può non provocare rotture e divisioni: “Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione”.
3L Altro che “vogliamoci bene”, altro che “va tutto bene”, altro che tassa minima da pagare…: vivere la fede implica prese di posizione, implica concezione di vita ben precisa, implica progetto d’umanità e di storia – diciamo ‘cultura’ – alternativa rispetto a quella del mondo; implica andare controcorrente, implica quindi reazioni, persecuzioni, minoranza; implica a volte dolorose divisioni anche all’interno dei rapporti affettivi e familiari. Essere cristiano coerente è tutt’altra cosa che essere “un buon uomo che non dà fastidio a nessuno”.
4L Il cristiano ha un fuoco dentro e deve bruciare; ha un mondo da cambiare e deve darsi da fare. Se tutto è pacifico attorno a lui, troppo pacifico, vuol dire che ha fatto pace col mondo e col peccato. Quando una comunità cristiana non è più missionaria, è perché alla radice non ha più niente di nuovo da dire, non sente più d’avere qualcosa di proprio e di grande da dare ai propri fratelli. Questo è il primo pericolo per comunità di lunga tradizione cristiana, dove il vangelo è forse divenuto minestra riscaldata …! Ama chi conosce, e chi ama brucia! Se vogliamo creare della Chiesa una comunità missionaria, non c’è che una strada: più catechesi. Ciascuno ha i suoi “segni” e le sue occasioni: guai a perderli di vista! Sant’Agostino diceva: “Ho paura del Signore che passa…”, e che forse non torna più indietro.
Tutti: Gesù, incendia il mio cuore di passione per te, di zelo per le tue cose e per la tua casa. Rendi fecondo il mio cuore sterile di sentimenti per superbia, arido per arroganza, solitario per presunzione. Brucia la mia alterigia, purifica la mia mente da ogni pensiero di morte. “Battezzami” nei tuoi sentimenti, aiutami ad “immergermi” nel mio limite, perché possa riconciliarmi con la mia condizione umana, lasciandomi salvare da te. Illumina la mia mente, perché impari a contare i miei giorni vivendo consapevole e responsabile, vigile e attento a quanto accade alla mia vita ed attorno a me. O Dio Papà buono, la tua provvidenza non permetta che cisterne di fango affoghino il mio desiderio di vita nella tristezza per la mia debolezza, mettendo a tacere la tua “buona notizia” e le tue parole di speranza Amen
Adorazione eucaristica – Canto
- Siamo discepoli di un Dio che crea divisione, di un Dio che non ci lascia seduti nelle nostre certezze, assiepati dietro le nostre tiepide devozioni, ma che ci scuote e ci spinge, che brucia, brucia dentro. Stiamo riflettendo sul destino della nostra fede, vero? Bene, allora diciamolo con franchezza: se è dal fuoco che si misura il discepolato, i pompieri della fede possono stare tranquilli. Molte persone hanno un vago senso di appartenenza al cristianesimo, ancorati ad una visione tendente al superstizioso della vita, ben contenti di essere lasciati stare nelle loro piccole sicurezze.
Tutti: Signore noi vorremmo salvare il mondo, ma ci crediamo veramente che con Te possiamo farlo oppure restiamo a guardare pavidi e titubanti e ci sentiamo impotenti e frustrati di fronte al male che dilaga? Ci crediamo che possiamo far dilagare il bene, ci crediamo che possiamo incendiare il mondo con la Tua carità, oppure non riusciamo a scaldare neppure i muri delle nostre case e ci chiamiamo credenti? In chi? Abbiamo ricevuto uno spirito da figli. Vogliamo spenderla questa nostra vita finalmente per acquistare vita per noi e per altri o vogliamo risparmiare la nostra candela tenendola spenta così che non si consumi? Ma così sarà buttata via insieme a noi, che resteremo al buio, se non consumeremo la nostra luce per illuminare il mondo. Se rimarremo accesi, invece, scopriremo che la nostra cera non finisce mai, perché infinita è la mano che l’alimenta. Gesù Ti amo, tienici accesi, Signore, non vogliamo risparmiarci nel buio, ma spenderci nella luce, insieme alla Luce, perché luce sia. Amen.
Canto: Tantum Ergo Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui Et antiquum documentum Novo cedat ritui Praestet fides supplementum Sensuum defectui. Genitori Genitoque Laus et jubilatio Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio. Procedenti ab utroque Compar sit laudatio.
V Hai dato loro il pane disceso dal cielo. R Che porta con sé ogni dolcezza.
Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Acclamazioni: Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima. Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi. Canto