adorazione eucaristica “Sforzatevi di entrare per la porta stretta” XXI Domenica to anno C

Parrocchia S. Maria degli Angeli – Nocera Superiore Adorazione Eucaristica XXI domenica Sforzatevi di entrare per la…

Parrocchia S. Maria degli Angeli – Nocera Superiore
Adorazione Eucaristica XXI domenica

Sforzatevi di entrare per la porta stretta

Sforzatevi di entrare per la PORTA STRETTA perché molti cercheranno di  entrare ma non ci riusciranno 

  1. Il Regno di Dio è dono certo che va accolto nella fede. Questa accoglienza impegna la vita del discepolo in una scelta continua. L’esempio di Gesù che dona la sua vita fino alla fine sta davanti al discepolo come indicazione chiara per comprendere che cosa l’immagine della porta stretta indichi. Invochiamo lo Spirito d’Amore, perché ravvivi la nostra fede e ci insegni a seguire la strada del Cristo fino in fondo.

  1. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen Canto

 

Dal Vangelo secondo Lc 13,22-30 In quel tempo, Gesù passava per città e villaggi, insegnando, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: “Signore, sono pochi quelli che si salvano?”. Rispose: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d’iniquità! Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, e voi cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi”. Parola del Signore

 

Tutti: L’ingresso nel tuo Regno, Signore, non è una passeggiata in discesa, un percorso assicurato dalle etichette che ci siamo appiccicate, dai proclami che abbiamo firmato, dalle tradizioni osservate con scrupolo. L’ingresso nel tuo Regno prevede un passaggio per la porta stretta, passaggio difficile e talora doloroso, che attraversano solo quelli disposti ad affrontare, per amore, qualsiasi sacrificio. Crea in noi, Signore, il silenzio per ascoltare la tua voce, penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola, perché alla luce della tua sapienza, possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno, testimoniando al mondo che tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Amen Canto – Adorazione silenziosa

 

  1. “Signore, sono pochi quelli che si salvano?”. Una domanda che nella storia è stata posta male e ha fatto molto discutere al tempo della controversia tra Protestanti e Cattolici: era il tema della “predestinazione”.

1L Qualcuno dice: “La fede è un dono. Io non credo, si vede che questo dono non mi è stato dato”. Dio dà a tutti la grazia sufficiente per la salvezza. Dipende dalla libertà dell’uomo accoglierla e renderla efficace.  Ecco allora dove si pone la domanda di oggi: non per la nostra sicurezza ma per la nostra responsabilità! A sentire le esigenze radicali della sequela di Gesù, anche a noi è venuto più volte da chiederci: “Ma allora chi potrà essere salvato?”(Lc 18,26). Da qui il primo ammonimento di Gesù: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno”.

2L La vita cristiana è una gara, bisogna arrivare tra i primi per avere il premio. L’immagine della porta stretta indica che la salvezza è uno sforzo difficile e richiede il massimo impegno. Dice Gesù : “Il Regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono”(Mt 11,12). Il verbo greco qui usato è: “agonizzo”, e richiama lo sforzo d’agonia al Getsemani compiuto da Gesù per adempiere la sua missione.  Va precisato che questa lotta non è per pochi eroi che pensano di diventare bravi e così guadagnarsi il paradiso. La lotta è nel senso di quella vissuta da Gesù al Getsemani – abbiamo detto: è la dura scelta di abbandonarsi a Dio, al suo progetto, di fidarsi fino in fondo di lui: “Padre, non la mia ma la tua volontà sia fatta!”

Sal 116 Tutti: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

Lodate il Signore, popoli tutti, voi tutte, nazioni, dategli gloria. Tutti

Forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura in eterno. Tutti

Canto – Adorazione silenziosa

 

  1. Ad un certo punto, dice il Signore, la porta viene chiusa: “Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici”. La nostra libertà ha un termine d’esercizio, con la morte, quando non si potrà più “meritare”, o scegliere. Per questo l’esortazione antica è: “finché abbiamo tempo, facciamo un po’ di bene!”

3L Il vero peccato che ci distacca da Dio è l’incoerenza, la frattura tra fede e vita, il fermarci ad un cristianesimo di buoni sentimenti, magari di belle preghiere, e poi lasciare che la vita vada per suo conto, che il mondo – che siamo chiamati a divinizzare – vada alla malora. “Il regno di Dio sarà tolto a voi e sarà dato ad un popolo che lo farà fruttificare”(Mt 21,43)

 

4L Sarà la sorpresa sconsolata d’aver sbagliato tutto nella vita, e d’aver perso le occasioni di Dio: “Quando mai, Signore, ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno questi al supplizio eterno”(Mt 25, 44-46). “Non chiudere la tua porta, Signore, anche se ho fatto tardi. Non chiudere la tua porta: sono venuto a bussare. A chi ti cerca nel pianto apri, Signore pietoso. Accoglimi al tuo convito, donami il Pane del Regno. Amen”

 

Tutti: Pietà Gesù, per tutte quelle volte che riduco la mia esistenza cristiana a una serie di adempimenti cultuali senza riscontri nella vita di tutti i giorni. Pietà Gesù Maestro, per la mia presunzione che mi fa credere di essere di diritto erede dei tuoi beni. Pietà Gesù Signore, per tutte le volte che ho voluto essere “primo” a scapito degli altri. E pietà per tutte le volte che ho voluto essere “ultimo” per fare la vittima. Signore, “primo” o “ultimo”, ch’io sia in pace con me stesso, con quello che sono, con quello che ho, li dove mi trovo.  Canto – Adorazione silenziosa

 

  1. La salvezza: iniziativa di Dio e compito dell’uomo. All’uomo è impossibile salvarsi da solo: è Dio che salva. Ma Dio non impone la salvezza, la offre. Dio non risparmia all’uomo il compito di accettarla, e così, di essere salvato. Non è l’uomo che prende l’iniziativa della salvezza, ma Dio. Però non è Dio che ha il compito della salvezza, ma l’uomo.

 

Tutti: O Signore, fa’ che sentiamo la vivezza della tua Parola che abbiamo ascoltato; taglia, ti preghiamo, i nodi delle nostre incertezze, dei cavilli, dei nostri «se» e «ma» che ci impediscono di entrare nella salvezza per la porta stretta. Donaci di accogliere senza paure, senza troppe incertezze, la Parola di Dio che ci invita all’impegno e all’operosità della vita di fede. O Signore, fa’ che la tua Parola ascoltata, ci liberi dalle false sicurezze circa la salvezza e ci dia gioia, ci rinforzi, ci purifichi e ci salvi.  E tu, Maria, modello di ascolto e di silenzio, aiutaci a essere vivi, autentici, di capire che tutto ciò che è difficile diventa facile, ciò che è oscuro diventa luminoso in forza della Parola. Amen

 

Canto: Tantum Ergo Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui Et antiquum documentum Novo cedat ritui Praestet fides supplementum Sensuum defectui. Genitori Genitoque Laus et jubilatio Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio. Procedenti ab utroque Compar sit laudatio.

V Hai dato loro il pane disceso dal cielo. R Che porta con sé ogni dolcezza.

Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Acclamazioni: Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima. Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi. Canto

 

Similar Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *