Vegliate e siate pronti – Adorazione eucaristica 7 agosto 2025

Parrocchia S. Maria degli Angeli – Nocera Superiore Adorazione Eucaristica XIX domenica Vegliate e state pronti  …

Parrocchia S. Maria degli Angeli – Nocera Superiore
Adorazione Eucaristica XIX domenica

Vegliate e state pronti

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  1. Per il credente la vigilanza è, o dovrebbe essere, una caratteristica del suo cammino di fede, cuore del suo sperare in Dio salvatore. Vigilare significa in fondo stare all’erta. Disponiamoci con questo atteggiamento per vivere questa adorazione, con la consapevolezza che il Signore Gesù si rende presente in mezzo a noi.
  2. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen Canto

 

Dal Vangelo Lc 12,32-48 [In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:] “Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno. Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma. Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.  [Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa.  Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.  Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate”].  Allora Pietro disse: “Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?”. Il Signore rispose: “Qual è dunque l’amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l’aspetta e in un’ora che non sa, e lo punirà con rigore, assegnandogli il posto fra gli infedeli.  Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più”. Parola del Signore

 

Tutti: Signore apri la mia mente e il mio cuore alla sapienza del tuo Vangelo. Donami di vegliare e di continuare a pregare per poter fare sempre le scelte giuste. Crea in noi, Signore, il silenzio per ascoltare la tua voce, penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola, perché alla luce della tua sapienza, possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno, testimoniando al mondo che tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Amen Canto – Adorazione silenziosa

 

  1. Oggi si parla del nostro esodo, del nostro passaggio dalla terra al cielo alla venuta del Signore (cioè alla nostra morte), per il quale ci è detto di essere pronti e pieni di speranza, come lo fu l’antico Israele, in quella prima notte di pasqua. Siamo chiamati anche noi ad avere: “La cintura ai fianchi e le lucerne accese”

1L La vita presente è come una lunga notte, nella quale l’uomo veglia in attesa del nuovo giorno definitivo ed eterno che sarà il Paradiso. Su questo sfondo si mettono in luce gli atteggiamenti spirituali da tenere in questa attesa di Dio, con tre immagini. La prima è quella del padrone che torna dalla festa di nozze a notte fonda e trova ancora i suoi servi svegli e pronti a servirlo alla tavola che gli hanno tenuto preparata. La seconda è quella del prudente uomo di casa che sta lì presente e vigilante, perché il ladro non manda l’avviso quando viene a scassinare. La terza è quella del responsabile di una amministrazione di cui deve rendere conto: guai se si dimenticasse che ha da riferire ad un padrone e si sentisse lui il padrone, trattando male persone e sperperando cose che non sono sue! Tre immagini per dire l’atteggiamento di una vigilanza viva, attiva e responsabile. Per dire soprattutto che non siamo noi i padroni della nostra vita così da gestirla con disordine e sperpero, o tanto peggio con violenze e ingiustizie verso gli altri.

2L Attesa di Dio che non è disimpegno per il mondo, perché il Regno di Dio è l’entrare dell’eterno nel tempo per aprire questo all’eterno. La nostra missione è quella di trasformare il mondo in Regno di Dio e anticiparlo, realizzando quel progetto di Dio sul mondo che è poi l’unico di sua riuscita, per fare cioè l’unica umanità degna di questo nome. E’ quindi la responsabilità del qui che determina la nostra sorte dell’aldilà. Ciascuno per quel servizio a cui Dio lo chiama, nel distacco dalle cose, nell’amministrazione saggia e fedele di ciò che Dio gli ha dato da gestire per il bene dei fratelli.

Sal 32 Tutti: Beato il popolo che appartiene al Signore.

Esultate, giusti, nel Signore: ai retti si addice la lode. Beata la nazione il cui Dio è il Signore, il popolo che si è scelto come erede. Tutti: Beato il popolo che appartiene al Signore.

Ecco, l’occhio del Signore veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. Tutti: Beato il popolo che appartiene al Signore.

L’anima nostra attende il Signore, egli è nostro aiuto e nostro scudo. Signore, sia su di noi la tua grazia, perché in te speriamo. Tutti: Beato il popolo che appartiene al Signore. Canto – Adorazione silenziosa

  1. Chi sarà trovato così sveglio e pronto, l’attende la stupenda ricompensa del “Padre che dà il suo Regno”.

3L “In verità vi dico, non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio”(Mt 26,29). Questa evocazione eucaristica ci fa pensare che è proprio a partire dalla santa messa, che noi incominciamo, già da oggi, ad essere commensali di Dio, come anticipo di quel banchetto definitivo dell’eternità. Vale quindi già l’invito di Gesù: “Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”(Ap 3,20).

4L Guai a snobbare questi inviti a tavola di oggi – che è l’Eucaristia: rischiamo di essere esclusi dal banchetto eterno! Tra pochi giorni è festa dell’Assunta, Maria come promessa di un destino di vita che va oltre ogni nostra aspettativa. Chiediamo a Lei di darci il coraggio dell’anticonformismo cristiano che sa credere all’autentico umanesimo, all’unico materialismo che razionalmente si può sostenere, quello che ci regala Dio, autore e creatore della vita e del corpo.

 

Tutti: Spesso materializziamo la nostra vita riducendola a potere, avere, godere. Tu, o Vergine Assunta in cielo in anima e corpo, ci ricordi la nostra vera e definitiva dimora. Inviti anche noi ad entrare in cielo perché il Padre, pur essendo uno solo, non è solitario. Ci è difficile staccarci dalla terra, ma ci consola che dove sei tu, nostra Madre, saremo anche noi tuoi figli. Abbiamo perso il senso del «dopo» perché ci leghiamo troppo al presente, alle nostre certezze materiali e non riusciamo più a vedere nella bellezza della natura e nel sorriso di un bimbo l’impronta del Padre. Come te, o Maria, dovremmo avere mani giunte per pregarti e piedi pronti per camminare verso chi è nel bisogno. Sì, anche Dio spera! Spera nel nostro ritorno a lui, nella nostra conversione. Aiutaci, o Maria, ad avere come te i piedi sulla terra per «camminare» verso chi è nel bisogno ed il cuore rivolto verso il cielo. Amen Canto – Adorazione silenziosa

 

  1. Il futuro di ogni uomo, con tutto il suo spessore, è imprevedibile. Il meteorologo può prevedere il tempo per domani, sebbene con il rischio di sbagliare. L’economista può prevedere l’inflazione con maggiore o minore approssimazione. Ma la storia dell’uomo è impossibile da prevedere, perché è una storia di libertà. Chi può sapere ciò che saranno gli uomini il giorno di domani? L’imprevedibilità del futuro reclama vigilanza.  

Tutti: Pietà Gesù per tutte quelle volte che non ti ho atteso. Non aspettandomi nulla dalla vita, ho rinnegato ogni possibilità di futuro. Arreso alla fine, sconfitto nell’entusiasmo, deluso dalle relazioni, mi sono lasciato andare all’ignavia ed alla pigrizia. Pietà Gesù Agnello mansueto, per tutte quelle volte che non ti ho permesso di servirmi preparandomi la mensa del tuo corpo impedendoti di nutrirmi della tua vita. Pietà Gesù legittimo Signore, per tutte quelle volte che mi sono lasciato scassinare la “casa”, il cuore e la mente, da pensieri di morte, da angosce e paure, rifiutando di cingermi di speranza e lasciarmi illuminare dalla lanterna della tua parola. Gesù Maestro, la luce della tua parola sempre mi illumini, rendendomi attento al tuo arrivo, saggio nel discernimento, prudente nell’amministrare, pronto ad accoglierti nella fedeltà. Amen

 

Canto: Tantum Ergo Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui Et antiquum documentum Novo cedat ritui Praestet fides supplementum Sensuum defectui. Genitori Genitoque Laus et jubilatio Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio. Procedenti ab utroque Compar sit laudatio.

V Hai dato loro il pane disceso dal cielo. R Che porta con sé ogni dolcezza.

Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Acclamazioni: Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima. Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi. Canto

 

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